Panopticon & Privacy


Ringrazio il ch.mo prof. Lorenzo Bernini per avermi passato l'articolo [0], che argomenta in modo soddisfacente che il filosofo Jeremy Bentham (1748-1832) fosse Asperger.

Una delle cose per cui è noto Bentham è il Panopticon, un progetto di prigione a forma di anfiteatro in cui basterebbe un solo sorvegliante a tener sempre d'occhio tutti i detenuti nelle loro celle; quasi tutte le persone neurotipiche si risentirebbero a perdere così il diritto alla privacy, ma non un autistico.

Le persone autistiche si comportano come se mantenere i segreti fosse impossibile  o non raccomandabile - lavoro in una banca, ma per insegnarmi a mantenere la privacy dei clienti mi hanno dovuto spiegare quanto danno ingiusto molti di loro hanno subìto a causa di fughe di notizie, così contrastando la mia tendenza a considerare i segreti una cosa da evitare.

Uno psichiatra potrebbe confrontare questa tendenza autistica con il "delirio di trasmissione del pensiero" - quello di chi ritiene che tutti i suoi pensieri siano di dominio pubblico. Finché non si hanno maggiori informazioni sui rapporti tra autismo e schizofrenia, però, questa somiglianza va considerata solo una direzione di ricerca.

Sono oltretutto naturista, e sarebbe interessante verificare se ci sono più autistici tra i naturisti che nella popolazione generale (anche questa rivista se lo chiede, ma non è scientifica), nonché chiedersi se anche i gimnosofisti indiani o nubiani di cui parlano alcune fonti greche avessero dei tratti autistici, e se tutto questo non sia legato alla tendenza autistica a ritenere che non ci siano segreti da tenere, nemmeno riguardo al proprio corpo.

Secondo l'articolo [0], a Bentham venne in mente l'obiezione che la mancanza di privacy (Bentham addirittura proponeva di tatuare nome, cognome e data di nascita sui polsi dei prigionieri - non so se ad Auschwitz si sono esplicitamente ispirati a lui, od è stato un caso) sarebbe stata una pena peggiore della condanna alla Bastiglia, e lui mostrò di aver capito intellettualmente l'argomentazione, ma non riusciva a condividerla emotivamente.

Bentham ha ispirato molti filosofi (anche per avversarlo, come nel caso di Michael Foucault), ma a quasi duecento anni dalla sua morte, si deve ammettere che i "big data" hanno realizzato il Panopticon facendone un incubo - che affligge soprattutto le persone più povere: la povertà è un "sito di intersezionalità", e tra le discriminazioni con cui si interseca c'è anche la difficoltà a mantenere la propria privacy, il che può attirare ulteriori discriminazioni.

Non credo che una persona Asperger sia incapace di capire la portata di tutto questo - deve imparare però la regola aurea (io la interpreto secondo Richard Merwyn Hare, il quale riprende in modo personale la sintesi già tentata da John Stuart Mill tra l'utilitarismo del suo maestro Bentham e l'imperativo categorico kantiano) ed esercitarsi a mettersi nei panni degli altri, ma "decentrandosi" in maniera più radicale di Bentham.

Uno dei motivi per cui Bentham faticò a comprendere la sua stessa obiezione al Panopticon era che l'aveva formulata come se fosse opera di "a sentimental gentleman = un gentiluomo pieno di sentimento" della sua stessa estrazione sociale e culturale, ma nelle prigioni raramente finiscono queste persone (e non perché delinquano di meno!), e per le persone povere (con cui Bentham non riusciva ad immedesimarsi nemmeno scaltrendo la sua intelligenza) la mancanza di privacy è molto più pervasiva e dannosa.

Non è un caso che nella statuaria greca e di chi ad essa si rifà è ben più facile trovare nude le divinità dei mortali - e che i mortali che Antonio Canova (1757-1822) scolpì come mamma li aveva fatti fossero Napoleone Bonaparte (raffigurato come Marte) e Paolina Bonaparte (raffigurata come Venere); non credo che sia stata solo la pruderie puritana del committente a dissuaderlo dallo scolpire nudo George Washington!

Questi aveva uno status inferiore a quello di Napoleone, e non solo perché gli USA erano allora ben lontani dall'essere una potenza mondiale, ma anche perché lui non rivendicava l'essere qualitativamente superiore ai suoi concittadini.

A Bentham questa correlazione tra status e (rinuncia alla) privacy non era venuta in mente, anche se le guide del Museo Canova di Possagno del Grappa ai visitatori la fanno notare.

Raffaele Yona Ladu

Commenti

Post più popolari